L’omaggio del Festival Musica sull’Acqua a Igor Stravinskij

Il Festival Musica sull’Acqua omaggia Igor Stravinskij a 50 anni dalla scomparsa con un originale appuntamento lunedì 5 luglio all’Abbazia di Piona (ore 21, replica l’8 luglio a Bellano, Parco delle Rimembranze). Il direttore artistico del festival, qui nella veste di violinista Francesco Senese e André Gallo al pianoforte, duo di consolidata collaborazione artistica, interpretano la musica tratta da alcuni balletti del compositore russo, trascritta per i due strumenti, il Divertimento da “Le baiser de la fée” e la Suite Italienne da Pulcinella.

Entrambe le trascrizioni furono redatte a quattro mani dallo stesso Stravinskij con Samuel Dushkin, suo stretto collaboratore per molti anni. Il Divertimento da “Le baiser de la fée” per violino e pianoforte vide la luce nel ’32, quattro anni dopo il debutto dello spettacolo che portò la firma della coreografa Bronislava Nijinska. Il balletto nacque come omaggio a Čajkovskij di cui nel ’28 cadevano i 35 anni della morte; Stravinskij elaborò diverse melodie dai primi pezzi per pianoforte dell’autore russo.

È di un anno successivo (1933), la trascrizione della Suite Italienne, nata per orchestra e tratta dal celebre balletto Pulcinella, che Stravinskij composte nel 1920 per i celebri Balletti Russi partendo dalla musica del Settecento di Giovanni Battista Pergolesi.

Ad impreziosire il concerto sarà la veste scenografica della serata ideata da Velasco Vitali artista che collabora con il festival da diversi anni, anche con laboratori artistici per i più piccoli, e il Mimo Ensemble di MACH, diretto dall’americano Tony Lopresti, che dal 2009 cura per il festival i laboratori di mimo per ragazzi. “Così come la musica non conosce frontiere, altrettanto vale per il mimo – ha raccontato in conferenza Lopresti –. La musica senza il silenzio non può esistere e il mimo è il linguaggio del silenzio. Dall’incontro di musica e mimo sono nati alcuni dei più interessanti progetti del Festival per i ragazzi, di cui sono molto soddisfatto. I ragazzi hanno imparato a muovere il corpo insieme alla musica, con disciplina e impegno. Hanno imparato il gesto dell’animo”.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DEI FESTIVAL

Prima volta del festival a Villa Cipressi a Varenna, fra gli angoli più belli del ramo lecchese sul Lago di Como. Il 6 luglio fa il suo debutto al festival David Salleras, compositore e virtuoso sassofonista spagnolo, talento iberico che si ispira al repertorio tradizionale della sua terra, valorizzando le potenzialità timbriche ed espressive del suo strumento. Con il sax di Roberto Armocida e Benedetta Senese al pianoforte, presenta suoi brani che si alternano a Šostakovič, Poulenc e Nagao.

Altro talento europeo, anche lui per la prima volta al festival, Magnus Lindgren è jazzista e polistrumentista svedese fra i più interessanti del panorama musicale scandinavo di oggi. All’Abbazia di Piona il 7 luglio si alterna al flauto, clarinetto e sax, affiancato da Francesco Senese (violino) e Nabila Chajai francese di origini marocchine, vincitrice del Concorso ARD di Monaco e prima arpa in alcune fra le più importanti orchestre europee. Accostamenti insoliti segnano anche il programma della serata, con composizioni dello stesso Lindgren inframmezzate da Purcell, Biber, Debussy, Satie e Piazzolla.

Sempre suggestivo, come ogni anno, l’appuntamento con il concerto notturno nella Chiesa di Santa Maria del Tiglio a Gravedona. Il 9 luglio in programma il Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messiaen, capolavoro indiscusso del Novecento, scritto ed eseguito per la prima volta nel campo di concentramento di Görlitz nel 1941. Ne saranno interpreti quattro musicisti di primo livello: Ingrid Fliter (pianoforte), Anton Dressler (clarinetto), Diana Tishchenko (violino, fresca vincitrice dell’ultimo Concorso Long-Thibaud di Parigi), Gabriele Geminiani (violoncello). Introdurrà all’ascolto il giornalista e musicologo Guido Barbieri.

Musica e natura si incontrano, nella mattina del 10 luglio, per il Concerto Promenade lungo il Sentiero del Viandante, celebre passeggiata in quota lungo il lago, dove in occasione dell’anniversario dantesco la cantante e attrice Laura Catrani presenta il suo nuovo progetto Vox in Bestia con testi di Tiziano Scarpa e la musica di Alessandro Solbiati, Matteo Franceschini e Fabrizio De Rossi Re. Si tocca uno dei temi più affascinanti ed enigmatici della Commedia dantesca, gli animali simbolici e reali che affollano le tre cantiche e che danno vita ad un inimitabile bestiario poetico in cui fiere e bestie rappresentano il tramite tra gli uomini e Dio.

La sera appuntamento all’Abbazia di Piona, per scoprire la musica da camera di primo Novecento del francese Jean Cras, autore oggi di raro ascolto, che divise la sua vita fra il talento musicale (nel 1921 vinse il primo premio al Concorso musicale della Città di Parigi) e la carriera nella marina militare. Una scrittura musicale dalle tinte impressioniste, con venature esotiche, suggerite dai tanti viaggi compiuti in terre lontane. Se ne avrà un assaggio nel Trio per archi e nel Quintetto per arpa, flauto e archi di cui sono interpreti Nabila Chajai (arpa), Adam Walker (flauto), Francesco Senese (violino), Simone Briatore (viola) e Patrizio Serino (violoncello).

I giovanissimi della MACH Youth, diretti da Diego Matheuz, saranno l’11 luglio all’Auditorium S. Antonio di Morbegno con il Concerto per arpa e orchestra di Handel (solista Nabila Chajai), il Concerto per sax e orchestra d Glazunov (solista Roberto Armocida), e la Sinfonia per archi n. 10 di Mendelssohn.

Nella Chiesa di San Giorgio a Colico il 12 luglio, e nella Chiesa di San Bernardino di Villatico (una piccola frazione di Colico) il 13, carta bianca ai musicisti della MACH Orchestra protagonisti di due concerti con repertori solistici a sorpresa. La segue MACH Ensemble, formazione nata in seno al progetto MACH, con un più specifico percorso nel repertorio della musica da camera, e che in pochi anni di vita si è già cimentato con un repertorio che spazia dal barocco al Novecento, convogliando giovani musicisti di diverse nazionalità e prime parti di orchestre internazionali. Due i concerti che il Festival affida a quest’organico più ridotto, che si alterna in più gruppi da camera, sempre con un programma a sorpresa, il 14 luglio a Molino Maufet di Villatico e il 15 nel Parco delle Rimembranze a Bellano.

Alla MACH Orchestra, diretta da Diego Matheuz, spettano infine gli ultimi due appuntamenti del Festival, il 17 luglio a Morbegno, all’Auditorium S. Antonio, e il 18 a Palazzo Gallio a Gravedona. Torna Ian Bostridge che del Festival ha siglato l’apertura, con uno dei suoi autori prediletti, Benjamin Britten e una delle sue opere più amate, Les Illuminations op. 18 per tenore e orchestra d’archi su poesie di Rimbaud. Completa il programma la Serenata op. 48 di Čajkovskij.

Tutto il programma è consultabile sul sito www.festivalmusicasullacqua.org

FRANCESCO SENESE Membro della Lucerne Festival Orchestra e Assistant Concertmaster dell’Orchestra Mozart di Bologna, su invito di Claudio Abbado, ha suonato sotto la direzione di Diego Matheuz con l’Orchestra Simon Bolivar e si è esibito da solista con varie orchestre fra cui la Human Rights Orchestra, diretta da Alessio Allegrini, e i Cameristi della Scala. Ha suonato come solista con l’Orchestra Mozart insieme a musicisti come Isabelle Faust, Raphael Christ, Danusha Waskiewicz ed Alois Posh.

È spesso ospite di Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique du Luxenbourg e SWR Symphonieorchester. È uno dei membri fondatori e primo violino del Kaleido Ensemble ed è primo violino e membro fondatore del Quartetto Matamoe con cui ha debuttato allo Stradivari Festival di Cremona nel 2014. Ha insegnato, su invito di Claudio Abbado e Diego Matheuz, per il Sistema delle Orchestre Giovanili ed Infantili del Venezuela fondato da José Antonio Abreu, tenendo masterclass per i giovani musicisti di Caracas e Barquisimeto. È direttore artistico del Festival “Musica sull’Acqua” di Colico, suo paese natale. Dal gennaio 2019 è docente di violino presso l’Istituto Musicale «V. Bellini» di Catania.

ANDRE’ GALLO Si è formato con Franco Scala all’Accademia Pianistica di Imola, di cui è docente. Tiene concerti solistici e da camera in teatri quali Olimpico di Vicenza, Konzerthaus di Berlino, Hamburg Laeiszhalle, Fenice di Venezia,”Al Bustan”di Beirut, Sala Verdi di Milano, Regio di Torino, Politeama “G. Garibaldi” di Palermo, Raanana Center Music, Filarmonico di Verona, “Verdi” di Pisa, Steinway Hall di Londra. Ha suonato da solista con: Hamburger Symphoniker, il Teatro Regio di Torino, la Württembergische Philharmonie, la North Czech Philharmonic, l’Orchestra Mozart, l’Arena di Verona, il Comunale di Bologna. Si esibisce per prestigiosi festival in tutto il mondo. E’ interprete appassionato del Novecento eseguendo l’integrale di autori come Ravel, Satie, Poulenc e Debussy. Docente presso il Conservatorio di Campobasso, è stato Guest Professor presso la Zuyd University di Maastricht e direttore dell’Imola Piano Academy“Talent development” di Eindhoven.

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